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al testo di Klara Rubino
Una violetta
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Osservavo la goccia Fatalmente scivolare Verso quella voce - Ho sete- Della cornice di legno Che immobile Continua a fissarla In Patagonia intanto Massi di ghiaccio Scricchiolano si separano Dalla montagna cara L'oceano fa spazio Abbraccia Tra un grido incandescente -Ti amo- Si sente nell'aria Un ritorno a casa. Io prendo esempio da Lui Ho deciso Di regalarti ogni giorno Una violetta Per non farti troppo male. Sai mi piacciono i piccoli fiori di campo E pensare al tuo bene Come fosse il mio.
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Klara Rubino
- 24/04/2017 19:26:00
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Ferdinando se la porti via falla anche sbocciare di nuove e tue visioni. Grazie a te e a Loredana, mi rende lieta il vostro apprezzamento!
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Ferdinando Giordano
- 24/04/2017 15:39:00
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Cè questo verso "loceano fa spazio" che pare a me (idiota del contado) il perno geniale della costruzione testuale. Permette, infatti, la nascita di un numero straordinario di visioni - le precedenti, le seguenti, le localizzazioni, la coscienza emozionale, i nessi e i detti, le furtività, i lumi e i soli, i dubbi e le ragioni... e chi più ne ha più ne metta. Io mi fermo qui, appagato da una invenzione che porto via. Grazie.
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Loredana Savelli
- 23/04/2017 23:01:00
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Bella!
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Klara Rubino
- 23/04/2017 19:40:00
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Grazie,Giuliana,con semplicità! Bè Franco lha detto Gesù: ama il prossimo tuo come te stesso;il prossimo non è chiunque, è chi più ti è vicino e poi io dico allo stesso modo è bello pensare :" mi prenderò cura di me come se fossi te".
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Franco Bonvini
- 23/04/2017 14:55:00
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E pensare al tuo bene come fosse il mio.. è una bella frase.
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Giuliana Campisi
- 23/04/2017 14:23:00
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semplicemente splendida
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